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6 motivi per una vacanza in Sardegna d’inverno

6 motivi per una vacanza in Sardegna d’inverno

Con i colori cristallini e sempre diversi dei suoi mari e delle sue spiagge, la Sardegna incanta ogni estate migliaia di turisti. Tra questi si distinguono due gruppi di persone: chi si è innamorato dei paesaggi sardi e ogni volta ritorna per lasciarsi nuovamente ammaliare e chi ne ha tanto sentito parlare e non vede l’ora di rimanere a bocca aperta. Ciò che molti di loro non sanno o immaginano è che questa terra ha molto altro da offrire oltre alle sue coste.

Avventurandosi nell’entroterra della regione, ci si troverà davanti a dei panorami altrettanto mozzafiato e variegati, si tornerà indietro nella storia di millenni, si conoscerà una cultura antica piena di leggende bellissime e si gusteranno i sapori unici del territorio, difficili da trovare altrove. Ci sono diversi posti da visitare in Sardegna oltre alle spiagge. L’inverno potrebbe essere una stagione ideale per andare alla scoperta di questa terra così misteriosa e ricca di paesaggi e di storia.

1. Non solo mare…

 La Sardegna offre una grande varietà paesaggistica in cui la natura domina in maniera quasi del tutto incontaminata. Monti, altipiani e insenature hanno caratteristiche geologiche e morfologiche uniche al mondo e invitano a perdersi tra colori e atmosfere per uscire dal quotidiano e ritrovare un po’ di pace.

Il Gennargentu – altura di quasi 1800 metri situata al centro dell’isola – offre un’alternativa altrettanto spettacolare alle Alpi trentine per il turismo sciistico viste le abbondanti nevicate da cui è interessato.

Le stesse spiagge tanto affollate in estate andrebbero visitate in inverno. La veduta dell’isola di Tavolara, ad esempio, offre molte più suggestioni se goduta con il suono delle onde e i versi dei gabbiani come unica compagnia.

2. Un’isola con storia millenaria

 La regione sarda è uno dei pochi paesi al mondo in cui sono state rinvenute tracce archeologiche risalenti addirittura alla Preistoria. Il sito su Nuraxi del villaggio di Barumini – Patrimonio dell’Unesco dal 1997 – è una delle testimonianze meglio conservate della cultura nuragica che caratterizzò l’isola molto prima dell’arrivo degli indoeuropei. Per chi ama le atmosfere ancestrali e sospese nel tempo, il pozzo sacro di Santa Cristina è da non perdere.

Ma in Sardegna le passeggiate nella storia non si fermano di certo alle caratteristiche mura circolari in pietra. Visitando i resti delle antiche città di Nora e Tharros si avrà modo di immaginare come dovesse essere il luogo ai tempi dei Fenici e dei Romani.

3. Una cucina tutta da scoprire

 Come isola, la Terra Sarda è piuttosto grande e non può essere visitata tutta in un week-end. Al contrario di quanto avviene in estate, non è possibile, quindi, scegliere tra uno dei tanti hotel in Sardegna senza curarsi del posto in cui si trova. Il luogo in cui si va sarà determinante per stabilire le tappe del tour.

Quello che non ha confini è il cibo sardo. Ogni posto visitato permetterà di assaggiare i piatti tipici della zona come i culurgiones (una pasta ripiena di patate e formaggio), gli gnocchetti sardi, la fregola, il porcheddu e la burrida (un piccolo squalo condito con olio, aceto, noci, aglio e spezie). Lato dolci, non si può perdere l’occasione di assaggiare le seadas, i casadinas o i papassini.

4. Il Carnevale sardo

 Se si vuole vedere l’aspetto più autentico e caratteristico della Sardegna, bisogna visitarla nel periodo del carnevale. Il Karrasegare (questo il nome della festa in sardo) di Mamoiada inonda le strade del borgo di maschere tradizionali, i Mamuthones e gli Issohadores. A Oristano, invece, viene ricostruita una giostra medievale in costume, la Sartiglia.

5.Tra borghi medievali, paesi fantasma e città storiche

 All’interno dell’isola non mancano le città da visitare. Cagliari e Alghero, pur offrendo panorami piuttosto diversi, sono città ricche di storia, di cultura e d’intrattenimento. Chi preferisce i borghi medievali rimarrà incantato dai suggestivi Castelsardo e Bosa. Gli amanti delle leggende e dei paesi fantasma, invece, devono fare sosta a Rebeccu, villaggio ricco di storia, ma ormai quasi del tutto disabitato.

6. La fauna che trovi solo in Sardegna

 Oltre ai siti archeologici unici al mondo, alle città e ai paesaggi naturali mozzafiato, la Sardegna offre un’importante varietà a livello faunistico. Nel Parco della Giara, ad esempio, vivono tantissimi tipi di mammiferi – tra cui cinghiali, volpi, martore, conigli, gatti selvatici – e di uccelli – falchi, pernici, picchi rossi, cicogne -, ma l’animale simbolo resta comunque il cavallino della Giara, un equino di piccole dimensioni caratterizzato dal manto scuro e dalle code e criniere lunghissime. Questa specie si può ammirare allo stato selvaggio solo in Sardegna.

Nello stagno di Quartu, vicino Cagliari, è possibile osservare i fenicotteri rosa. Nel periodo primaverile, sono particolarmente presenti perché arrivano in questo luogo per nidificare. Insieme alla cittadina di Comacchio, il parco di Molentargius è l’unico luogo in Europa in cui è possibile osservare questo fenomeno.

 Chi pensa che la Sardegna sia solo una località marittima rischia di perdersi l’aspetto più vero dell’isola. Vale la pena scoprirne i luoghi meno conosciuti e più naturali.

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